Edificato tra il 1122 e il 1233, è un eccelso esempio dell’architettura romanica contaminata da elementi gotici. La facciata a capanna (arenaria e marmo di Verona) è tripartita da pilastri e ornata di protiri, loggette e rosone. Notevoli i portali. Quello di sinistra opera di Wiligelmo; quello di destra di Nicolò, autore anche dell’archivolto del protiro centrale in cui sono visibili la mano del Signore benedicente e una delle più antiche rappresentazioni dello zodiaco.
L'interno a tre navate, divise da pilastri cilindrici, si caratterizza per la cupola (8 spicchi) affrescata dal Morazzone nel 1625 (due vele, Profeti) e soprattutto dal Guercino nel 1626/27 (6 scomparti con Profeti e Sibille). Nel presbiterio è esposto un polittico ligneo scolpito e dipinto del 1447. Notevole il coro, del 1471. Si ricorda il ricco apparato scultoreo delle formelle dei Paratici sulle colonne.
Curiosa la gabbia fatta posizionare come monito sul campanile da Ludovico Il Moro nel 1495. Vasta e suggestiva la cripta, sorretta da 108 colonnine.