Il canale fu scavato tra il 1822 e il 1825 per approvvigionare Parigi d’acqua potabile e come prolungamento del canal de l’Ourq, costruito insieme al bacino della Villette da Napoleone. Fiancheggiato da fabbriche e negozi, attraversa un grande quartiere popolare, oggi abitato da artisti e frequentato da parigini che la domenica passeggiano sulle sponde e si fermano per il brunch nei caffè in riva all’acqua. L’atmosfera tutta particolare, ben documentata dal film di Marcel Carné Hôtel du Nord (che sorgeva al N. 102 di quai de Jemmapes), persiste tutt’oggi. L’acqua scorre a filo di strada, sotto i ponti a dorso d’asino in ferro e legno, oltrepassando le dighe. Sui lati sono stati realizzati giardini e passeggiate alberate; ogni tanto una chiatta risale lentamente il canale, superando le automobili bloccate lungo le strade laterali. Il canale scompare sotto rue du Faubourg-du-Temple per riapparire nel porticciolo turistico della Bastille. Il quartiere del canal St-Martin è oggi tra quelli a più alto fermento artistico: gallerie, boutique e atelier si moltiplicano, contribuendo alla sua crescita, che si rivela decisamente significativa anche per una metropoli come Parigi.