Si racconta che qui, sul luogo dell'attuale chiesa, sia stato martirizzato S. Floriano nel 304, sotto il regno di Diocleziano. Un luogo di così intensa memoria spirituale non poteva che essere celebrato con una degna abbazia, che venne fondata nel 1071 da canonici agostiniani. Interamente rifatta nel Seicento, fu portata a termine nel secolo successivo ed è tra le più significative testimonianze del barocco austriaco. Due torri svettano sulla chiesa e una sovrasta lo scenografico ingresso del complesso, dopo il quale si apre il cortile principale, ornato da una bella fontana e da un pozzo in ferro battuto. Tra gli ambienti dell'edificio centrale si visitano la biblioteca, con preziosi manoscritti, affreschi e armadi intagliati, il Marmorsaal (salone delle feste), la galleria dei ritratti e la sala dove è esposto l'altare del martirio di S. Sebastiano, capolavoro di Albrecht Altdorfer. Un lunghissimo corridoio (200 metri) porta agli appartamenti imperiali: 16 stanze stipate di affreschi, dipinti, mobili, stucchi, oggetti d'arte e arazzi di Bruxelles. La chiesa abbaziale, dall'esuberante decorazione, è ornata con stucchi bianchi, affreschi tra i più belli del barocco d'Austria, pale d'altare, stalli finemente lavorati e un organo tra i più grandi del Paese (7343 canne), legato alla memoria del compositore A. Bruckner, a lungo organista dell'abbazia e qui sepolto.