Maggior centro della riviera a sud-est di Spalato, è affacciato su una piccola baia ai piedi del monte Sv. Jure (San Giorgio, m 1762), massima elevazione del massiccio del Biokovo. La città odierna si sviluppò nel VII secolo al posto dell’abitato romano di Mucurum, raso al suolo dagli ostrogoti nel 548. Caduta in mano turca nel 1499, nel 1646 passò alla Repubblica di Venezia e da allora la sua storia seguì le vicende della Dalmazia. A partire dagli anni ’60 del ’900 Makarska, fino a quell’epoca povero porto di pescatori, cominciò ad attirare visitatori, richiamati dalla bellezza della sua riviera. Oggi l’offerta turistica si rivolge soprattutto a una clientela giovane, con bar e discoteche che offrono numerose opportunità di svago. Il centro storico, dai tipici palazzi in pietra calcarea bianca, svela il suo fascino in Kacicev trg, che dalla cattedrale di Sv. Marka (S. Marco), trecentesca per origine, declina dolcemente verso il mare. D'obbligo è una visita al Franjevacki samostan, monastero francescano, una costruzione del XV secolo rimaneggiata in età barocca posta sul lato orientale del porto: vi è allestito il Muzej malakološki, esposizione di conchiglie e molluschi tra le più complete in Europa. Sul lungomare, il Gradski muzej possiede collezioni archeologiche, storiche ed etnografiche.