Thomas Mann e i suoi “Buddenbrook”, la Lega anseatica e il medioevo, il marzapane nelle sue mille forme e il “rotspon”, vino francese invecchiato nelle cantine locali. Gli stereotipi che si sono creati intorno a Lubecca sono quanto mai affascinanti e costituiscono uno squisito valore aggiunto per questa cittadina che ha meritato dall’Unesco l’etichetta di “prototipo di città occidentale del XII secolo”.
La posizione favorevole, il talento mercantile degli abitanti e lo status di libera città imperiale concesso da Federico II nel 1226 hanno fatto sì che Lubecca si trovasse a capo della potente Lega anseatica verso il 1300. I secoli d’oro che seguirono ricoprirono l’abitato di edifici e monumenti a testimonianza della supremazia politica ed economica, bellezze artistiche e architettoniche che si concentrano nell’Altstadt, il cuore storico (Patrimonio dell’Umanità), circondato dal fiume Trave e caratterizzato da sette torri.
Imperdibile il panorama che si ha dalla torre (50 metri) della gotica Petrikirche, da cui si riconoscono i maggiori monumenti della città, uno dei più antichi e pittoreschi municipi di tutta la Germania, la chiesa dei marinai con la sua svettante guglia, le silhouette delle altri torri, tra cui spiccano quelle imponenti (125 metri) e cuspidate della Marienkirche.