Del passato di armi e di sangue restano oggi, a Graz come nel resto della Stiria, resti di mura che proteggevano gli antichi abitati, statue di guerrieri, stemmi scolpiti sulle facciate di chiese e palazzi e, certamente, i castelli che hanno dato il nome alla città (dallo slavo “gradec”, cioè “castelletto”).
Per secoli munita piazzaforte, nel 1478 resistette a un attacco turco e a inizi '800 impensierì le armate napoleoniche, tanto che proprio Napoleone ne fece smantellare le opere di difesa (1809). Demolizioni che però non hanno tolto fascino al centro antico di Graz, inserito dall'Unesco nel Patrimonio dell'Umanità.
Situato sulla riva della Mur e dominato dalla collina dello Schlossberg, il centro continua a testimoniare il grande ruolo di Graz a difesa della civiltà germanica contro le invasioni slave e musulmane. L'animata Hauptplatz, circondata da antiche case, è il centro della socialità e della monumentalità: si ammirano la poderosa torre dell'orologio (Uhrturm), che continua a indicare le ore dal 1569 seppure con le lancette scambiate, il bizzarro Rathaus, la facciata ornata di stucchi della Haus Luegg. Meritano una visita anche i quartieri sulla riva destra del fiume, dove si segnala il castello di Eggenberg e, più spostati, l'abbazia di Rein e il museo all'aperto Österreichisches Freilichtmuseum Stübing.
Cittadina ricchissima di vestigia del passato, è allo stesso tempo moderna e votata al futuro, come dimostrano il dinamismo e la spiccata vitalità culturale che hanno facilitato l'elezione della città a capitale europea della cultura (2003). Può inoltre sorprendere incontrare tanta architettura contemporanea sparsa per Graz, fin nel cuore del suo centro antico, come la Kunsthaus (casa delle cultura), dalla struttura tanto stramba da aver meritato il soprannome di “alieno amichevole”.