Principale località del litorale meridionale di Brac, abitata fin dall’epoca romana, nell’827 venne rasa al suolo da un’incursione di pirati saraceni e per la ricostruzione fu necessario attendere l’inizio del XV secolo. Rimasta fino agli anni ’60 del ’900 un tranquillo borgo di pescatori, Bol si guadagnò un’improvvisa fama turistica per merito del vicino Zlatni rat (Corno d’oro), magnifica lingua di sabbia che si protende nel mare per più di 300 m: il suo profilo e il suo orientamento variano a seconda delle correnti marine. La chiesa di Sv. Ivan (S. Giovanni), originaria del XI secolo, fu rifatta in età barocca; ai margini dell’abitato, sulla punta di Glavice, sorge il quattrocentesco Dominikanski samostan, monastero domenicano con giardini con vista sul mare e una raccolta di reperti, documenti e manoscritti dal periodo romano al rinascimento; la chiesa custodisce una Madonna col Bambino e santi della scuola del Tintoretto. Molto interessante è l’escursione al samostan Blaca, cinquecentesco monastero aggrappato alla montagna, che domina una distesa di sassi ricca di iscrizioni glagolitiche.