La struttura originaria trecentesca, caratterizzata in facciata da un piccolo rosone e finestrelle - dalle quali la luce si irradiava nell'interno tripartito - con il sopraggiungere di ricchi mercanti (nel '500) venne sostituita da una costruzione più grande.
Il nuovo progetto, affidato a Pietro Isabello, completato solamente a metà del '700 da Giovan Battista Caniana, nel 1971 si arricchì grazie alla scultura bronzea di Francesco Somaini raffigurante la discesa dello Spirito Santo.
Nell'armonico interno, le cappelle laterali custodiscono capolavori di pittura cinquecentesca. Nella quarta cappella destra è la Madonna in trono con santi e angeli di Lorenzo Lotto (1521), conosciuta anche come pala di S. Spirito. Nella quinta cappella decora l'altare un polittico (Madonna col Bambino, Redentore e 8 santi) di Andrea Previtali e aiuti (1525). A sinistra: nella seconda cappella si ammirano un polittico (Madonna in trono con apostoli, 4 santi, Padre Eterno con l'Angelo e l'Annunziata) del Bergognone (1507) e, nella prima, S. Giovanni Battista e altri santi di Andrea Previtali (1515).