Qui nessun sogno grandioso è impossibile. Lo dimostra il Festival Wagneriano, evento nato dalla genialità visionaria del compositore che ogni anno rende la città una meta di risonanza mondiale.
Lo dimostra il desiderio esaudito di Wilhelmina (sorella di Federico II di Prussia e moglie del margravio Friedrich), appassionata cultrice delle arti, di trasformare Bayreuth da remota capitale di un umile principato protestante a corte di livello europeo. Questa metamorfosi ha portato a un indebitamento astronomico di 4 milioni di fiorini, ma i palazzi rinascimentali, le chiese rococò, le fontane, uno dei più bei teatri barocchi d’Europa (Markgräfliches Opernhaus), la residenza campestre dell’Ermitage e la Festspielhaus, dove Wagner coronò il suo progetto di un teatro che facesse della rappresentazione lirica un’opera d’arte totale, fanno pensare che siano stati soldi ben spesi.
Bisogna prenotare con anni di anticipo per aggiudicarsi i biglietti (dai prezzi folli) della celebrazione wagneriana. Se non si dovesse riuscire, poco male, il portafoglio tirerà un sospiro di sollievo e il densissimo calendario culturale e musicale di Bayreuth offrirà sicuramente dell’altro da fare in serata.