“I basilesi sorridono tre giorni all'anno”, si dice in Svizzera. E, nell'austera città protestante, porta della Confederazione verso il Nord Europa, i fatidici tre giorni sono quelli del più bel Carnevale elvetico. Visitare Basilea durante queste goliardiche celebrazioni porterà a ribaltare il classico stereotipo che ruota intorno ai pacatissimi svizzeri e alle loro altrettanto tranquille città, tra concerti di tamburi, sfilate in costume, bande e rumorosi gruppi folcloristici.
Seconda città svizzera per residenti (167mila abitanti), per la prossimità al confine con la Germania e la Francia è chiamata sia Basel sia Bâle. Deve la sua fortuna al Reno, che con un'ampia ansa la divide in due parti: la Grossbasel, centro storico sulla riva sinistra, e la Kleinbasel, la piccola Basilea, a sinistra del fiume. Centro di respiro internazionale, polo fieristico di primissimo livello e importante mercato finanziario, Basilea è tra le città più belle d'Europa, soprattutto per gli amanti dell'arte e dell'architettura.
Musei di prim'ordine, edifici contemporanei che rivaleggiano per bellezza con i monumenti imponenti della città del passato, come la cattedrale che domina con le sue altissime torri gotiche, le sue forme romaniche e la sua imponente mole in arenaria rossa. Come rosso è il colore delle superfici e dei decori a fresco del municipio, affacciato su Marktplatz, la piazza del mercato, alle cui spalle si snoda un gomitolo di vicoletti dove incontrare atmosfere raccolte, scorci pittoreschi e negozietti di grande fascino.