Rinomata per le sue stazioni termali, che ancora oggi la rendono un noto luogo di cure, “Aquae Granni” vanta una fondazione romana, ma in questo angolo di Renania settentrionale-Westfalia, a pochi passi dal Belgio e dai Paesi Bassi, tutto parla di Carlo Magno e la storia sembra avere inizio nel 794, anno in cui il restauratore dell’Impero romano d’Occidente la scelse come residenza.
Sede di re e imperatori, Aquisgrana (Aachen) divenne una delle capitali dell’Europa medievale ed è punteggiata di statue, decorazioni e monumenti che rimandano a Carlo Magno, come il Rathaus (municipio), costruito nell’antico palazzo del potere, o il Dom, eretto poco prima dell’800 a immagine e somiglianza delle basiliche di Roma e Ravenna, palcoscenico dell’incoronazione dei sovrani tedeschi, nel cui Tesoro sono conservati capolavori di straordinaria fattura riconducibili all’imperatore, come il suo trono o l’urna in argento destinata a contenere le sue spoglie.
Le sue pagine di storia più recenti la vedono essere la città nella quale è stata siglata la fine alla guerra contro la Spagna nel 1668 e alla guerra di Successione austriaca nel 1748.
Passeggiando per le sue strade, oltre alle tracce del passaggio del famoso imperatore, si scopre un centro dall’aspetto fiammingo e non solo nelle sue architetture. Qui è infatti normale sentire parlare in tedesco, francese e olandese, e anche l’identità degli abitanti è a cavallo di culture diverse.