Famosa per la sua architettura, le chiese, le moschee, i bagni e soprattutto per il suo mercato coperto ai piedi dell’imponente Cittadella, Aleppo, eterna rivale di Damasco, è straordinaria per il suo fascino figlio di incontri e scambi di culture.
Posta a metà della strada che unisce l’Eufrate con la costa mediterranea, fu a lungo il passaggio obbligato delle principali rotte commerciali. Per questa strategica posizione divenne un insediamento fiorente, ma anche una città oggetto delle mire espansionistiche di ittiti, egizi, assiri, persiani, greci e romani. Diverse volte assediata e saccheggiata, ogni nuova conquista ha arricchito Aleppo di monumenti, culture e tradizioni diverse che ora contribuiscono alla sua bellezza. Fu con la dinastia turca, a partire dal XII secolo, che Aleppo cominciò ad assumere l’aspetto attuale: furono erette numerose scuole coraniche e le mura, la Cittadella e la Grande Moschea furono ricostruite, insieme a buona parte dei suq.
Suggestiva la visita alla medina, cui si accede da Bab Antakiyah (porta di Antioco) da dove parte il labirintico complesso dei suq coperti che, insieme alla Cittadella, costituiscono la maggiore attrattiva della città, e intorno ai quali si aprono luoghi di grande fascino, tra moschee, madrase, hammam e caravanserragli. È quasi impossibile non essere catturati dall’incanto che emana da questo dedalo di animate stradine, la cui penombra è rotta solo dai raggi di sole che filtrano da finestrelle aperte al centro delle volte a crociera.