Crociati, Repubbliche marinare e grandi uomini quali Alessandro Magno, Giulio Cesare, Riccardo Cuor di Leone, Napoleone. Addirittura Marco Polo passò da qui prima di ripartire alla volta dello sconosciuto Oriente.
Impressionante, sia per chi arriva dal mare sia per chi viaggia via terra, la cinta muraria che racchiude il centro storico venne fatta erigere su fondazioni crociate nel XVIII, poi rinforzata con cinque massicci torrioni. La storia millenaria di Akko si legge nella città vecchia (Patrimonio dell'Unesco), molto ben conservata dato che l'espansione moderna è sempre stata tenuta fuori dalle mura. È la città architettonicamente più araba di Israele, con i tipici giardini delle località musulmane, i suq, un intricato labirinto di stradine, un hammam e l'elegante el-Jazzar Mosque, nota come Moschea Bianca. E ancora caravanserragli (khan) che parlano di un passato in cui questa località era terra di arrivi, soste e ripartenze per molti viandanti.
Akko è stata anche una città crociata e gli Ordini militari per lungo tempo vi hanno costruito quartieri, chiese, ostelli e residenze. Sotto l'abitato moderno si nasconde infatti un altro insediamento, quello del tempo dei cavalieri. Il cuore del complesso degli Ospitalieri, il migliore esempio di architettura crociata in Israele, è la Knights' Halls (500 m2 di superficie), formata da tre grandi ambienti: le Grand Maneir, sala per cerimonie con grossi pilastri e volte a crociera; la Cripta di S. Giovanni, refettorio, con tre imponenti colonne dalle quali si impostano le volte; l'area dell'ostello-ospedale dell'Ordine, chiamata the Post perché inizialmente confusa con la postazione di guardia. Costruita a partire dal 1785 su una parte del complesso dei crociati, la Cittadella è l'edificio più imponente di Akko, dal quale svetta la torre del tesoro (Burj el-Khazna), così chiamata per le immense ricchezze che si favoleggiava vi fossero nascoste.