È la tappa più variata di aspetti panoramici sviluppandosi verso il bacino settentrionale del Lario, verso il Pian di Spagna e le imboccature della Valchiavenna e della Valtellina.
Il sentiero aggira a media altezza il poderoso contrafforte occidentale del monte Legnone ma, prima di farlo, avvicina il castello-recinto di Corenno Plinio e il delizioso nucleo rurale di Mandonico, sopra Dorio.
Le case di Corenno Plinio scendono a lago tenendosi strette temendo quasi di precipitarvi, separate da tre ‘callogge’ parallele: ripide gradonate pedonali. La parrocchiale e il castello attirano l’attenzione. Quest’ultimo è un castello-recinto, cioè di ricovero della popolazione in caso di pericolo. Fu eretto fra il 1363 e il 1370. Dopo Mandonico inizia la salita nel castagneto, verso la piccola chiesa di S. Rocco.
È un tratto di grande bellezza; stupisce la mulattiera in gradoni, selciati ‘ad arte’. Superata la soglia della penisola di Piona, il percorso si affaccia al vasto declivio di Colico, raggiunge alcuni ‘monti’, nuclei colonici usati dai contadini nella buona stagione, e scende al ristoro del Posallo, punto di sosta. Quindi ci attendono sul cammino la chiesa di S. Rocco, a Colico, e la breve variante, un anello (45 minuti) che sale alla Torre di Fontanedo.
Questa tappa si chiude presso l’isolato santuario della Madonna di Valpozzo, o di S. Maria delle Grazie e del Suffragio, a Piantedo, alle porte della Valtellina. Vigile sul poggio che domina l’abitato, dal santuario si gode di un bel panorama del Pian di Spagna e della Bassa Valtellina e delle montagne che li circondano.