Almeno in televisione l’abbiamo visto tutti. Lo studio del Presidente della Repubblica nel palazzo del Quirinale è infatti il luogo da cui viene trasmesso il tradizionale messaggio di fine anno. Ma fino a qualche mese fa erano davvero in pochi a poter dire di averci messo piede, oltre ai segretari di partito e alle delegazioni ufficiali quando i Capi di Stato dei Paesi stranieri vengono in visita a Roma. Dal 23 giugno 2015, invece, sono più di 600 persone al giorno!

Oggi lo studio del Presidente fa infatti parte del percorso attraverso cui i visitatori sono accompagnati dai volontari, soci Tci e studenti universitari, all’interno del Quirinale. Il Quirinale è infatti uno dei luoghi Aperti per Voi dai soci Volontari del Touring Club Italiano. Se volete anche voi sostenere Aperti per Voi e il Touring Club Italiano, associatevi! Soltanto grazie al contributo dei soci riusciremo a tenere aperti luoghi che altrimenti sarebbero inacessibili o poco visitabili. Vi aspettiamo!

LA STORIA DELLO STUDIO
Da Gregorio XIII nel 1572 a Pio IX nel 1870 sono ben trenta i Papi che hanno abitato al Quirinale. L’attuale Studio del Presidente in epoca pontificia era la camera da letto estiva del Papa e all’epoca aveva anche un ballatoio in legno che si affacciava sul panorama di Roma. Nell’allestimento napoleonico del palazzo divenne la sala da pranzo per l’imperatore. Fu il re Umberto I a fine Ottocento a utilizzarlo come studio per la prima volta, era comunicante con quella che all’epoca era la camera da letto reale, la Sala di Druso. A quel periodo risalgono le decorazioni del soffitto, in stile neorinascimentale, e il fregio dipinto con coppie di angioletti che sorreggono imprese cavalleresche. Morto Umberto I, la stanza e tutta la zona del palazzo furono adibite a foresteria per gli ospiti del sovrano.
 
Dopo il referendum del 2 giugno 1948, lo studio è stato utilizzato da 12 Presidenti della Repubblica, da Enrico De Nicola a Sergio Mattarella, che ha deciso di includerlo nel percorso di visita. Anche se in caso di eventi ufficiali o necessità del Presidente non è visibile al pubblico.
CHE COSA SI VEDE
L'arredamento della stanza risale al Sette-Ottocento: la scrivania del Presidente è di manifattura francese di metà del Settecento e proviene dalla Reggia di Parma. Le grandi tele alle spalle della scrivania presidenziale sono rispettivamente del pittore francese seicentesco Jacques Courtois (rappresenta il martirio di un gruppo di quaranta gesuiti assaliti da un gruppo di pirati) e due dipinti settecenteschi di Angelo Maria Crivelli detto il Crivellone provenienti delle collezioni sabaude.
PER SAPERNE DI PIÙ
•  L'incontro del Presidente Mattarella con i volontari Touring per il Patrimonio culturale coinvolti nella visita del Palazzo del Quirinale.
•  il commento del giurista Gregorio Arena, presidente di Labsus - Laboratorio per la sussidiarietà, sul valore di educazione alla cittadinanza della visita.
•  Tutti i dettagli sulle modalità di visita sul sito della Presidenza della Repubblica.
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