La Via Appia è stata ufficialmente iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale. Questa buona notizia conferma il primato dell’Italia, portando a 60 il numero totale dei nostri siti riconosciuti dall'UNESCO.
Conosciuta anche come "Regina Viarum", la Via Appia con i suoi 540 km che collegano Roma a Brindisi rappresenta una delle più straordinarie testimonianze dell'ingegneria e della cultura romana con una storia che risale al 312 a.C, una infrastruttura ma soprattutto un simbolo di scambio culturale e commerciale tra diverse civiltà.
"Siamo estremamente orgogliosi che la Via Appia sia stata riconosciuta dall'UNESCO come sito del Patrimonio Mondiale - ha dichiarato Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano. - Questo traguardo è "il risultato di anni di dedizione e impegno nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale da parte di tutti": Ministero, Regioni, enti locali, enti parco, organizzazioni del Terzo settore come il Touring. La Via Appia non è solo una strada antica – conclude Iseppi - ma un ponte tra passato e presente del Mediterraneo, un simbolo della nostra eredità culturale condivisa che oltre a essere elemento di appartenenza deve anche essere trasformato in un motore di sviluppo turistico in chiave sostenibile per i territori che attraversa",
Touring Club Italiano, con Legambiente, Coopculture e altre organizzazioni del Terzo settore, ha lavorato in questi anni per raggiungere questo obiettivo e ora accelererà il suo impegno per valorizzare questo straordinario patrimonio agli occhi del mondo attraverso le sue attività progettuali, editoriali e di volontariato territoriale.
Il prossimo 22 settembre è in calendario l’Appia Day 2024, un appuntamento consolidato che vede decine di iniziative animare l’antica via, le città e i paesi, le comunità, i siti archeologici, che attraversa, in particolare a Roma e in Campania.