Nell'Anno del turismo sostenibile per lo sviluppo (come deciso dall'Onu), per la nostra associazione è evidente come sia necessario investire in una fruizione attiva, consapevole e intelligente delle aree protette italiane, secondo una politica che non si fermi alla pura tutela della biodiversità ma coinvolga sempre di più chi nei parchi ci vive e chi i parchi li visita. "C'è uno spazio da recuperare per avvicinare gli italiani alla natura" conclude la sua nota il dott. Roma "dare più risorse alle comunità e alle istituzioni, rafforzare quel modello di sviluppo ecosostenibile indispensabile a sostenere i rilevanti problemi posti dalla difficile congiuntura sociale. Il Disegno di Legge ribadisce i doveri intergenerazionali connessi alla conservazione di beni pubblici irripetibili come quelli naturali, ma offre un’apertura per assolvere anche alla responsabilità verso le nuove generazioni in termini di opportunità professionali e lavorative, nella nuova economia della bellezza e della creatività, come pure nelle attività green dell’accoglienza ecosostenibile e della valorizzazione ambientale".