In merito alla decisione del TAR del Lazio che ha bocciato la nomina dei cinque dei venti direttori dei supermusei, le cui nomine di conseguenza sono state annullate, il Touring Club Italiano, ente culturale e civil servant del Paese, esprime il proprio sconcerto.
“Siamo d’accordo con il Ministro Dario Franceschini – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano - che la sentenza penalizzi l’immagine e il funzionamento del sistema culturale italiano, che sta dando segni di vitalità e di crescita. Pensiamo, inoltre – continua Iseppi – che il nostro Paese avrebbe diritto ad avere, in molti casi, una magistratura meno burocratica e culturalmente più consapevole e un Parlamento che legiferi in modo meno approssimativo”.
“Siamo d’accordo con il Ministro Dario Franceschini – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano - che la sentenza penalizzi l’immagine e il funzionamento del sistema culturale italiano, che sta dando segni di vitalità e di crescita. Pensiamo, inoltre – continua Iseppi – che il nostro Paese avrebbe diritto ad avere, in molti casi, una magistratura meno burocratica e culturalmente più consapevole e un Parlamento che legiferi in modo meno approssimativo”.
LA SENTENZA DEL TAR
Il Tar del Lazio, in due sentenze depositate il 24 maggio, ha annullato le nomine di 6 dei venti direttori dei super-musei. Quelli coinvolti sono le Gallerie Estensi di Modena (direttore: Martina Bagnoli), il Museo archeologico nazionale di Taranto (Eva Degl’Innocenti), il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria (Carmelo Malacrino), Museo archeologico nazionale di Napoli (Paolo Giulierini), Palazzo Ducale di Mantova (Peter Assmann). Tre gli elementi contestati dai giudici: i criteri di valutazione dei candidati dopo la selezione dei titoli, i colloqui a porte chiuse e la partecipazione di aspiranti direttori stranieri.
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