Spegnere le luci e iniziare a pensare. Serve davvero questo profluvio di illuminazione che rischiara le notti italiane? Ha senso illuminare a giorno ogni cosa e poi lamentarsi dei consumi, dell’inquinamento luminoso, dei costi ambientali ed economici dell’energia per il sistema Italia? Forse no. Forse occorre davvero illuminarsi di meno e soprattutto iniziare a farlo meglio. E’ questo il senso profondo dell’ìniziativa M’illumino di meno, lanciata nel 2005 dal programma di RadioRai Caterpillar a cui quest’anno aderisce anche il Touring club Italiano, che venerdì 18 febbraio spegnerà le luci nella storica sede milanese di Corso Italia 10. E il Touring ha invitato a fare altrettanto anche i 180 Comuni Bandiera arancione, sollecitandoli a oscurare, nello stesso momento, edifici e monumenti simbolici delle lore città.
Le prime Bandiere arancioni ad aderire sono state Varallo (Vc), Dolceacqua (Im), Città della Pieve (Pg), Sarteano (Si) e Avignana (To). Ognuna a suo modo parteciperà alla giornata e sensibilizzerà cittadini e visitatori ai temi del risparmio energetico. Quest’anno, contestualmente agli spegnimenti simbolici, M’illumino di meno invita anche ad accendere le luci, purché siano a basso impatto, alimentate con energia pulita e soprattutto a tema tricolore. Con quest’iniziativa infatti Caterpillar vuole celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia invitando tutti a riflettere non solo sull’eccessivo consumo, ma anche sulla necessità di investire su fonti di produzione alternativa e pulita. Perché oltre che a illuminarsi di meno, occore pensare a illuminarsi meglio.