Un nuovo tassello di prestigio per Aperti per Voi, l'iniziativa del Tci che grazie ai Volontari per il patrimonio culturale tiene aperti luoghi chiusi o poco accessibili del nostro Paese. Da novembre alla lista di oltre 70 monumenti in tutta Italia si aggiunge il Museo Diocesano di Taranto, che ospita testimonianze documentarie e artistiche dall’VII sec. d.C. ai giorni nostri.
Taranto, in ordine di tempo, è la trentesima città che prende parte all'iniziativa Tci; in Puglia i Volontari di Aperti per Voi sono già a Brindisi.
In particolare, i volontari da giovedì 16 novembre accoglieranno i visitatori al Museo Diocesano di Taranto (corso Vittorio Emanuele II) ogni giovedì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.
IL MUSEO DIOCESANO DI TARANTO
Allestito nei locali del cinquecentesco Seminario arcivescovile, in piena Città Vecchia, e inaugurato nel 2011, il Museo Diocesano di arte sacra di Taranto (MuDi) nasce dall’intuizione di S.E. Mons. Benigno Papa, Arcivescovo di Taranto dal 1990 al 2012, che, recependo l’importanza di promuovere la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico della Diocesi di Taranto, dà avvio a un accurato progetto museografico condotto dall’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici.
Il percorso espositivo permanente, articolato in sette sezioni tematiche, è sviluppato su tre piani ed espone oltre 350 opere d'arte, esplicative della storia della Diocesi di Taranto, tra cui una discreta quantità di manufatti scultorei chiaramente riferibili ad ambiti culturali di grande interesse, una ricca documentazione pittorica che testimonia le grandi scuole meridionali, pregiati paramenti sacri, alcuni sportelli di tabernacolo, tra cui quello dal valore inestimabile in oro zecchino e topazio scolpito, un parato di candelieri con applicazioni in corallo e lapislazzuli di manifattura trapanese, un rarissimo esempio di arazzo in bisso, crocifissi in avorio di scuola fiamminga, corredi d’altare in avorio e madreperla, oltre a una svariata quantità di suppellettile liturgica.
Di notevole valore sono, inoltre, gli argenti e gli ori provenienti prevalentemente dal cosiddetto Tesoro di San Cataldo, tra cui l’antica crocetta aurea rinvenuta, secondo le più antiche fonti agiografiche, sul petto del santo nel 1071 al momento del ritrovamento del corpo all’interno del sarcofago marmoreo nell'attuale Cattedrale.
LE DICHIARAZIONI
“L’apertura del Museo Diocesano - afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano - ribadisce l’impegno del Touring nella tutela della immensa ricchezza culturale del nostro Paese. Una ricchezza identificabile in grandissima parte con i beni religiosi. Questa nuova apertura vuole essere un primo passo verso una più ampia e strutturata valorizzazione degli altri beni culturali di Taranto e della Puglia in generale. Come Touring, in collaborazioni con le istituzioni locali, abbiamo l’ambizione e la volontà di rendere la bellezza del nostro prezioso patrimonio culturale sempre più accessibile a tutti, cittadini e turisti. Non vorremmo limitarci a questo: attraverso questi beni vorremmo favorire il senso di appartenenza ad una comunità per tutti i cittadini che vi abitano, non escludendo che questa iniziativa promuova una sempre più forte inclusione sociale”.
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