Finalmente Aperti per Voi arriva in Sicilia! La nostra iniziativa che, grazie ai soci volontari Touring, permette di aprire in maniera continuativa tanti luoghi e monumenti di tutta Italia, sbarca nell'isola, precisamente nel capoluogo di regione, dove cittadini e turisti sono accolti in due bellissime chiese.

L'occasione della nuova collaborazione a Palermo è nata nell'ambito del palinsesto di iniziative di promozione culturale "Aperti per Voi Sotto le Stelle", tenutosi dal 16 al 19 giugno. Da quel momento le chiese di S. Maria in Valverde e S. Giorgio dei Genovesi sono state simbolicamente "adottate" dal Touring e dai suoi soci volontari. Ecco perché visitarle.
 
SANTA MARIA IN VALVERDE 
Santa Maria in Valverde si trova in piazza Cavalieri di Malta ed è uno splendido esempio d'arte barocca. Fu costruita nel Trecento e poi ristrutturata nel 1633 per iniziativa del mercante genovese Camillo Pallavicino, la cui figlia aveva preso i voti nell’annesso monastero di Valverde, su un progetto di Mariano Smiriglio. Successivamente alla morte del benefattore, Paolo Amato, architetto e ingegnere del Senato palermitano, avvolse l’interno con una fastosa decorazione a marmi mischi e stucchi, che oggi la rende un unicum nel panorama delle chiese palermitane. Fu purtroppo danneggiata durante l’ultima guerra e spogliata degli arredi.

Da notare all'interno un’aula impreziosita da un presbiterio semicircolare, un coro sorretto da un grande arco e i preziosi lavori di Olivio Sozzi, che affrescò il sottocoro, di Antonio Grano, che curò la decorazione della volta, e di Pietro Novelli, che dipinse la pala della Madonna del monte Carmelo. Accanto al portale barocco lapideo svetta un campanile settecentesco di pietra articolato in tre ordini soprapposti. 

I soci volontari Touring accolgono i visitatori il giovedì dalle ore 17 alle 20.

San Maria in Valverde, Palermo - foto Riccardo Coco


San Maria in Valverde, Palermo - foto Riccardo Coco
 
SAN GIORGIO DEI GENOVESI
Ubicata nel quartiere La Loggia presso La Cala, San Giorgio dei Genovesi fu innalzata tra il 1576 e il 1781, sul terreno precedentemente occupato dalla chiesa di S. Luca. La chiesa è la trasposizione in pietra del potere della comunità ligure che aveva ottenuto il monopolio in ambito bancario e nelle principali attività mercantili della Sicilia e del Regno di Napoli.

La basilica, di imponenti dimensioni, si caratterizza per una facciata sobria con coronamento di cornicioni decorati e una pianta a croce latina a tre navate con cappelle laterali incassate nello spessore murario e inquadrate da preziose edicole; a decorare le edicole, le opere di Jacopo Palma, Filippo Paladini, Luca Giordano, Domenico Fiasella, Jacopo da Empoli testimoniano l’apertura della Palermo cinquecentesca che intratteneva scambi culturali e mercantili anche con il resto della penisola italica.

Nell’incrocio tra il transetto e il coro, fasci di colonne marmoree evidenziano la struttura del capocroce a sostegno del tiburio ottagonale; a coronamento della struttura la cupola a catino sostenuta da pennacchi sferici.  Belle lapidi sepolcrali (prevalentemente del XVI – XVII sec.) ricoprono buona parte del pavimento del complesso e testimoniano l’interesse delle più ricche famiglie genovesi ad aggiudicarsi un posto – eterno – nella chiesa della Nazione.
 
I soci volontari Touring accolgono i visitatori il giovedì dalle ore 17 alle 20.


San Giorgio dei Genovesi, Palermo - foto Riccardo Coco


San Giorgio dei Genovesi, Palermo - foto Riccardo Coco

APERTI PER VOI
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