LA RIPRESA DELL'ITALIA PARTE DALLE CITTÀ VERDI
Negozi, bar e ristoranti chiusi, trasporto pubblico e molte categorie di lavoratori sull’orlo del fallimento, alto contagio e mortalità da Covid: le città italiane stanno pagando un conto terribile a causa della pandemia, ed è solo l’inizio. Le città ospitano la maggioranza della popolazione, sono i centri dell’innovazione culturale, sociale, economica e tecnologica del Paese. Ormai lo sappiamo, la sfida per un futuro sostenibile si vince, o si perde, in città.
Nonostante rappresentino il cuore pulsante dell’Italia, ad oggi le città sono largamente ignorate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
In concreto, chiediamo che il PNRR preveda:
I fondi del PNRR devono finanziare (direttamente o indirettamente): infrastrutture ciclabili sicure, urbane ed extraurbane, interventi per l’intermodalità bici-TPL, la riqualificazione dello spazio pubblico a favore di spazi pedonali, ciclabili e verde urbano e a beneficio dell’uso pubblico (giardini, piazze, aree giochi, bar e ristoranti sicuri e all’aperto), realizzando infrastrutture per la mobilità dolce intese anche come corridoi drenanti, ecologici e di mitigazione ambientale; il potenziamento del TPL, del trasporto rapido di massa (bus elettrici, tram, metro) e dei treni metropolitani, extraurbani e regionali. Puntiamo a un pendolarismo efficace e confortevole, e che incentivi un turismo sostenibile a valorizzazione di tutte le città italiane. Chiediamo incentivi per la riduzione delle auto private e che la flotta passeggeri e merci (pubblica e privata) sia sostituita con mezzi elettrici silenziosi e confortevoli, rispettosi della città e dei suoi abitanti. Inoltre, vogliamo che venga realizzata l’infrastruttura nazionale di ricarica elettrica.
2. Fonti rinnovabili
Il PNRR deve finanziare le rinnovabili elettriche, con interventi atti a minimizzare il consumo del suolo; il PNRR dovrà essere in grado, partendo dalla riforma delle autorizzazioni, di portare almeno 6.000 MW di rinnovabili elettriche l’anno, con interventi attenti a minimizzare il consumo del suolo.
3. Efficienza energetica
Il PNRR deve lanciare programmi significativi di efficientamento degli edifici pubblici a partire dalle scuole e nell’edilizia residenziale. In riferimento all’edilizia privata, i piani di spesa devono essere vincolati ad obiettivi minimi di efficienza.
4. Rafforzare il modello agroecologico
Incentivare la transizione ad un modello agricolo che non alteri il clima, che valorizzi le risorse locali e biologiche e il capitale naturale, proteggendo la biodiversità. Inoltre, chiediamo la promozione di stili alimentari a base vegetale e di disincentivare invece l’importazione di prodotti responsabili di deforestazione. L’Italia deve quindi porsi obiettivi più ambiziosi di quelli della Politica Agricola Comune Europea.
Il nostro Paese deve ripartire e l’Europa ci offre questa opportunità.
È ora di costruire, con i fondi europei, l’Italia per la prossima generazione.
Transport&Environment, Kyoto Club, Legambiente, Cittadini per l'aria, Greenpeace, Wwf, Fridays for Future, RinoscimentoGreen, Sbilanciamoci!, Touring Club Italiano, AIAPP, LAV, FIAB, Bikeconomy, Sindaci della Bici, BikeItalia, Rete dei Comuni Sostenibili, Associazione dei Comuni Virtuosi, CittàSlow, Urban@it.