La 34^ edizione del Premio Letterario ha per tema le "Storie dal Mondo del Lavoro"

"Da quando ha conquistato la posizione eretta e il movimento libero della mano, l’uomo si è distinto dagli altri animali per la sua capacità di inventare, trasformare, costruire.

Nel corso dei secoli ha modificato incessantemente il mondo che lo circondava mettendo sempre più in discussione il fragile equilibrio con la natura.

L’idea moderna del lavoro nasce nell’800, quando la rivoluzione industriale muta in modo radicale i rapporti all’interno del sistema produttivo. Da allora in poi, passando attraverso le trasformazioni del Miracolo economico e dell’era postindustriale, fin dentro la new economy oramai proiettata nel cosmo, il lavoro manuale e intellettuale, risorsa irrinunciabile nella costruzione identitaria all’interno di ogni comunità, vive sulla dialettica tra emancipazione e sfruttamento. È la stessa dialettica che abita molti testi letterari, tra utopia e disincanto, ribellione e sconfitta. [...]

Nell’epoca della globalizzazione, del lavoro precario e invisibile, delocalizzato e sottopagato; delle scommesse ecosostenibili; della tutela del sapere artigianale; delle capacità umane in dialogo e conflitto con le potenzialità dei robot e dell’intelligenza artificiale, lo spazio dell’immaginario dà cittadinanza alle storie passate e a quelle vissute, come a quelle nascoste in attesa di qualcuno che dia loro voce. Quali sono, oggi, le storie che si possono e vogliono raccontare?" Alessandra Grandelis

Gli appuntamenti

Sii te stesso a modo mio - Lettura teatrale di Matteo Lancini

Lunedì 22 luglio 2024
ore 20:30 Giardino palazzo Francescon – Mel

in caso di maltempo auditorium ex chiesa San Pietro – Mel

Lettura teatrale di Matteo Lancini tratta dal suo lavoro, Sii te stesso a modo mio (Raffaello Cortina Editore, 2023).
L’ansia, la violenza verso di sé e verso gli altri testimoniano l’esistenza di un disagio e di un dolore giovanile che non trova forme espressive meno disperate e più costruttive. Cosa sta accadendo? Matteo Lancini ci accompagna nelle trasformazioni adolescenziali, richiamando gli adulti ad assumersi le proprie responsabilità.

Il sogno del muratore - Reading con Michele Firpo

Mercoledì 24 luglio 2024
ore 20:30 Biblioteca Comunale – Lentiai

“La vita non è rosa e fiore…la vita è come…come…ecco, diciamo che la vita all’inizio sembra tutta leggera come l’acqua della giovinezza e tu ci aggiungi la sabbia dell’esperienza e la impasti e credi che venga chissaccosa, invece diventa dura, dura, cemento armato di vita amara…” Lettura espressiva di alcuni brani dal teatro di Stefano Benni: dalle divagazioni disperate, agli anziani volanti ai muratori che sognano un posto migliore.

Dall’altra parte del microscopio: storie di scienziate e di scienziati - Chiara Alpago-Novello dialoga con Silvia Bencivelli

Venerdì 26 luglio 2024
ore 20:30 Villa Piloni – Carfagnoi di Trichiana in caso di maltempo sala San Felice – Trichiana

Silvia Bencivelli, in “Eroica, folle e visionaria – Storie di medicina spericolata” (Bollati Boringhieri, 2023) racconta di autoesperimenti e autosperimentatori, medici che hanno deciso di provare le proprie idee direttamente su se stessi, spesso con un tocco di pazzia e di incoscienza, altre volte con sincero altruismo e cocciuto coraggio. D’altra parte per ogni nuova medicina o per ogni nuova tecnica medica deve esserci pur stato un primo “fruitore”. Una scoperta deve essere provata su qualcuno per essere certi che funzioni. Quel qualcuno, in molti casi, è stato lo stesso che ha avuto l’intuizione e ha deciso di metterci il corpo per dimostrare di avere ragione. Talvolta il gesto non ha portato a risultati apprezzabili e si è perso nel nulla, altre volte è stato fatale; in qualche caso ha spianato la strada a un premio Nobel e ha segnato un avanzamento fondamentale delle nostre conoscenze. Ma perché sperimentare su di sé?

Riaccendere “sirene spente”. Narrare il lavoro nel secondo novecento e oltre - Incontro con Alessandra Grandelis

Sabato 27 luglio 2024
ore 17:30 sala San Felice – Trichiana

La storia moderna del lavoro è scritta da braccianti, contadini, operai; da tecnici e imprenditori; da donne e uomini che hanno attraversato i decenni esprimendo se stessi e le proprie capacità, tra aspirazioni, lotte e sconfitte. Come viene narrata questa storia dalla letteratura? La sua vocazione è quella di raccontare ciò che è stato dimenticato o celato, di far risuonare sempre quelle sirene – reali e allegoriche – che annunciano l’inizio e la fine delle giornate lavorative, o il pericolo. Nei testi che rappresentano i profondi cambiamenti del Miracolo economico e la loro evoluzione nell’epoca ipermoderna, il lavoro vive nella propria duplicità, vitale e alienante. Nelle vicende dei personaggi c’è anche la nostra storia.