Ad Usseglio, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano in fondo alla Valle di Viù nel Torinese, hanno particolarmente a cuore la sostenibilità, la biodiversità, le api e più in generale gli insetti impollinatori.
Il Comune di Usseglio è riconosciuto come Comune Amico delle Api ed è nodo della rete dell’Autostrada delle Api. L’Autostrada delle Api è una comunità eterogenea di persone, associazioni, enti locali, imprese, che lavora per far crescere attivamente il senso di appartenenza e di interconnessione con l’ambiente che circostante. Un corridoio ecologico lungo 74 km (il più lungo pensato per gli impollinatori d'Europa) che va dal Comune di Usseglio fino al Parco di Stupinigi. Il progetto, nato a Fiano nel 2020 per volontà della insegnante elementare Mara Papurello, sviluppa azioni di divulgazione orientate alla creazione di un corridoio ecologico popolato di aree verdi, piccoli habitat e stazione di polline per attirare, nutrire e proteggere api e altri impollinatori. Si propone inoltre di mettere in campo buone pratiche agricole meno impattanti e nuove modalità di intervenire sul verde pubblico.
All’interno del progetto dell’Autostrada delle Api, si inserisce il Sentiero degli insetti impollinatori, una mulattiera di montagna che unisce le frazioni di Pianetto e Piazzette e sulla quale vengono messe in atto azioni che favoriscono la presenza di insetti impollinatori, come l’impianto e la semina di specie amiche, il non utilizzo di sostanze chimiche, lo sfalcio o il pascolo sui terreni solo dopo la fioritura.
Un percorso vivente, condiviso da coloro che amano la natura, per la cui cura e manutenzione si chiede anche l’aiuto di residenti, escursionisti e turisti. Tra i comportamenti amichevoli che si richiede di tenere ci sono, ad esempio:
- coltivare piante amiche degli insetti impollinatori nell’orto, nel giardino, sul balcone.
- lasciare fiorire il prato, soprattutto se vi sono piante amiche, prima di sfalciarlo
- seminare piante amiche della flora locale
- non raccogliere le piante in fiore, aiutandole a nutrire gli insetti impollinatori
- non raccogliere le piante intere, lasciando che si riproducano
Viene inoltre chiesto a chi percorre il sentiero di fotografare eventuali insetti sui fiori e mandare la foto a chi gestisce il sentiero, aiutando così nell’azione di ricerca e monitoraggio delle specie locali.
Il Sentiero degli Impollinatori di Usseglio si sviluppa tra pascoli e terrazzi un tempo coltivati, oggi in parte invasi dal bosco e da cespugli; questo ambiente possiede elevate caratteristiche di biodiversità floristica, che la gestione vuole difendere e potenziare, a vantaggio degli insetti pronubi.
Il Comune ha poi organizzato una mostra temporanea dedicata alla sensibilizzazione sul tema degli impollinatori selvatici, dalla cui vita dipende tanta parte della diversità biologica del pianeta e della catena alimentare umana. L’esperienza della mostra è stata poi raccolta in un libretto (scaricabile dal sito e in distribuzione presso l'ufficio turistico di Usseglio, in via Roma 2/b) che ne fissa alcuni contributi, come le specie di impollinatori finora riconosciuti sul territorio, le specie della flora spontanea favorevoli agli impollinatori identificate nella “Piana” di Usseglio, un elenco di specie favorevoli agli impollinatori coltivabili localmente e un elenco di buoni comportamenti per tutti i visitatori.
Il Sentiero degli Impollinatori è un progetto sviluppato, con il contributo di Autostrada delle Api e WWF Torino, dal Comune di Usseglio e dall’Associazione Fondiaria AsFo La Chiara. L’Associazione Fondiaria “AsFo La Chiara” nasce ad Usseglio a fine 2016 per raccogliere e gestire le proprietà fondiarie frammentate e i terreni agricoli incolti o abbandonati; persegue quindi finalità agricole e forestali, di tutela della biodiversità e del paesaggio, di prevenzione degli incendi e dei rischi idrogeologici. Una realtà virtuosa di cui abbiamo parlato, anche con un’intervista alla Presidente Maria Beria d’Argentina, in questo approfondimento.
Il progetto è in divenire e diverse altre attività sono previste in futuro.
Per le foto si ringrazia Maria Beria - Associazione Fondiaria AsFo La Chiara